A conclusione del suo “giro del
mondo”, Paperone rientra nelle Americhe - sempre spostandosi verso est - e raggiunge le
isole Caraibiche.
Presumibilmente sempre con la flottiglia che utilizzava nelle Marianne e in Cina, Paperone esordisce dedicandosi (segretamente, sotto il falso nome di Salomon) addirittura alla pirateria!
Paperone, nel timore di essere
scoperto, medita di lasciare l’attività. (Zio Paperone e la Regina di Saba, Martina-Chierchini, 1972)
Tuttavia, benché ufficialmente svolga l’attività
di onesto mercante, continua ad arricchirsi come… ricettatore! Fra i
suoi clienti, tale Cocciadiferro…
Un altro dei “mille mestieri” (più o meno
onesti... anzi decisamente meno ) che hanno contribuito all’arricchimento del
Più Duro dei Duri (Zio Paperone e la notizia BOOM, Martina-Gatto, 1972)
1937. Ma poi, probabilmente sotto un altro nome, riprende le sue scorrerie, dedicandosi però, probabilmente perché non dispone più di una nave, alla pirateria “terrestre”, e verosimilmente in compagnia dei superstiti dell’equipaggio della Regina di Saba. La storia è ambientata nelle isole Sandwich (le Hawaii), ma nella nostra ricostruzione dobbiamo naturalmente spostarla nei Caraibi…
Quando decide di lasciare
definitivamente l’attività e le isole, Paperone nasconde uno dei classici
“bauli del tesoro”, di nascosto anche dai suoi complici …
Poi Paperone, per una sfortunata serie di circostanze, dimenticherà addirittura l’esistenza
di questo tesoro! (Paperino e il Re delle Tempeste, Martina-De Vita, 1967)
Lo stesso episodio (o forse uno simile, completo del dettaglio dell’amnesia), è raccontato anche in un’altra storia, ambientata però nella Sierra Nevada, verosimilmente in Venezuela.
Qui Paperone trova un antico tesoro
spagnolo e lo nasconde per difenderlo dai pirati. O più probabilmente, come
abbiamo già visto, tornato sulla terraferma nasconde il tesoro che lui stesso ha guadagnato con le sue
scorrerie … e i pirati che teme altro non sono che i suoi ex compari che lo
inseguono. (Zio Paperone e la mappa a pressione, Martina-Bordini, 1968; la data qui espressamente citata è il 1938),
Ancora una volta, abbiamo visto Paperone dedito ad accumulare ossessivamente denaro, solo per poi lasciarlo dietro di sé e addirittura dimenticarlo...
Ahahah vedi tu che bei compagnucci luridoni che aveva Paperone! XD
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