Siamo giunti alla
conclusione della nostra Saga: Paperone è ormai quello che ben conosciamo,
insediato a Paperopoli, in familiarità con il nipote e continuamente sotto attacco da parte dei Bassotti. Manca un solo dettaglio: il Deposito.
Anche se la data non è specificamente indicata da Guido Martina, pare giusto collocare questo episodio nel 1951: nelle storie di Barks, infatti, il Deposito compare per la prima volta appunto nel
1951 (The Big Bin on Killmotor Hill, da noi Paperino e la ghiacciata di
dollari).
Nelle
storie di quell’epoca, i Paperi incontravano frequentemente altri personaggi,
Disney e non; e perfino, come in questo caso, personaggi del folklore mondiale.
Non è però da dimenticare che, nel 1952, Babbo Natale era ancora assai poco
conosciuto in Italia…
Il
visitatore scopre ben presto che gli abitanti di alcune baracche sono appena stati
sfrattati, e che il responsabile è proprio Paperone.
Per
difendersi dai sempre più minacciosi Bassotti, Paperone ha deciso di costruirsi una “enorme
cassaforte”. Progetta quindi di costruire il famoso Deposito, ma non sulla
famosa Collina Ammazzamotori: su un terreno di sua proprietà che vuole liberare
sfrattando senza pietà gli inquilini (peraltro morosi) delle sue baracche. Ma...
Ma nel frattempo, i Bassotti non stanno certo con le mani in mano …
Derubato
dai Bassotti, Paperone si rivolge ancora a Topolino.
... che ha un’idea.
L’idea è di
esibire un po’ di spirito natalizio verso i poveri sfrattati, che hanno
ovviamente il dente avvelenato verso Paperone
E, colto da uno dei suoi rarissimi momenti di generosità, Paperone si lascia convincere e revoca lo sfratto agli inquilini.
A questo
punto è Paperone ad aver bisogno di aiuto. E gli ex sfrattati (che a loro volta
dimostrano caratteristiche decisamente … martiniane!) sono ben lieti di
darglielo.
Paperone
coi suoi nuovi amici rintraccia i Bassotti…
… e recupera
il suo denaro.
Una volta
tanto, anche Paperone festeggia (anche se quella bottiglia di... champagne? ha una forma ben strana!), col suo maggiordomo (qui chiamato Firmino).
Tornerà presto all’idea di costruire il Deposito, ma stavolta lo farà in un
altro posto, lasciando in pace i suoi “poveri” inquilini. Paperone è ormai in
tutto e per tutto quello che conosciamo, insediato a Paperopoli, proprietario
del Deposito, e pronto a coinvolgere nelle sue avventure Paperino e tutto il
parentame …
Questa
“Vita del Giovane Paperone” si chiude ovviamente qui: da questo momento, lo Zione è il
Paperone odierno, quello che conosciamo e le cui avventure leggiamo da tanti
anni.
Per la
verità, il Professore ha scritto anche numerose altre avventure ambientate nel
passato (la Storia e Gloria, la serie “C’era una volta nel West”, le Parodie,
numerose altre in cui si citano o rievocano le imprese del Giovane Taccagno e/o
gli antenati dei Nostri…) ma questa, come si dice sempre, è un’altra Storia.
Spero che
questa ricerca sia piaciuta, sia stata in qualche modo interessante. E, chissà
…