martedì 22 ottobre 2019

1951: QUATTRO BASSOTTI PER UN D… EPOSITO!

Siamo giunti alla conclusione della nostra Saga: Paperone è ormai quello che ben conosciamo, insediato a Paperopoli, in familiarità con il nipote e continuamente sotto attacco da parte dei Bassotti. Manca un solo dettaglio: il Deposito.

Anche se la data non è specificamente indicata da Guido Martina, pare giusto collocare questo episodio nel 1951: nelle storie di Barks, infatti, il Deposito compare per la prima volta appunto nel 1951 (The Big Bin on Killmotor Hill, da noi Paperino e la ghiacciata di dollari).


E dunque: siamo nel periodo natalizio. Ci accompagna  a … Topolinopoli! .. un “misterioso visitatore” (Topolino e la doppia vigilia diNatale, Martina-Bottaro, 1955).

Nelle storie di quell’epoca, i Paperi incontravano frequentemente altri personaggi, Disney e non; e perfino, come in questo caso, personaggi del folklore mondiale. Non è però da dimenticare che, nel 1952, Babbo Natale era ancora assai poco conosciuto in Italia…

Il visitatore scopre ben presto che gli abitanti di alcune baracche sono appena stati sfrattati, e che il responsabile è proprio Paperone.

Per difendersi dai sempre più minacciosi Bassotti, Paperone ha deciso di costruirsi una “enorme cassaforte”. Progetta quindi di costruire il famoso Deposito, ma non sulla famosa Collina Ammazzamotori: su un terreno di sua proprietà che vuole liberare sfrattando senza pietà gli inquilini (peraltro morosi) delle sue baracche. Ma...


Ma nel frattempo, i Bassotti non stanno certo con le mani in mano …

Derubato dai Bassotti, Paperone si rivolge ancora a Topolino. 

... che ha un’idea.

L’idea è di esibire un po’ di spirito natalizio verso i poveri sfrattati, che hanno ovviamente il dente avvelenato verso Paperone

E, colto da uno dei suoi rarissimi momenti di generosità, Paperone si lascia convincere e revoca lo sfratto agli inquilini.

A questo punto è Paperone ad aver bisogno di aiuto. E gli ex sfrattati (che a loro volta dimostrano caratteristiche decisamente … martiniane!) sono ben lieti di darglielo.

Paperone coi suoi nuovi amici rintraccia i Bassotti…

… e recupera il suo denaro.

Una volta tanto, anche Paperone festeggia (anche se quella bottiglia di... champagne? ha una forma ben strana!), col suo maggiordomo (qui chiamato Firmino). 

Tornerà presto all’idea di costruire il Deposito, ma stavolta lo farà in un altro posto, lasciando in pace i suoi “poveri” inquilini. Paperone è ormai in tutto e per tutto quello che conosciamo, insediato a Paperopoli, proprietario del Deposito, e pronto a coinvolgere nelle sue avventure Paperino e tutto il parentame …


Questa “Vita del Giovane Paperone” si chiude ovviamente qui: da questo momento, lo Zione è il Paperone odierno, quello che conosciamo e le cui avventure leggiamo da tanti anni.
Per la verità, il Professore ha scritto anche numerose altre avventure ambientate nel passato (la Storia e Gloria, la serie “C’era una volta nel West”, le Parodie, numerose altre in cui si citano o rievocano le imprese del Giovane Taccagno e/o gli antenati dei Nostri…) ma questa, come si dice sempre, è un’altra Storia.

Spero che questa ricerca sia piaciuta, sia stata in qualche modo interessante. E, chissà …


5 commenti:

  1. Sei stato un asso, hai ricostruito tutto alla perfezione.
    Tantissime cose non le conoscevo, mi mancano queste storie topi-paperi.
    Insomma, da qui Paperone diventa quello classico e conclamato (in Italia, per lo meno, 4 anni dopo l'America?)

    Moz-

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Moz, grazie per i complimenti e per la pazienza nel seguirmi.
      Sì, da qui in poi Paperone è quello "classico", l'avarastro che ben conosciamo e che Barks ci presentò (già anziano e con un passato) nel Natale sul Monte Orso (che oltretutto non è affatto in contraddizione con questa ricostruzione, perché Barks non afferma mai esplicitamente che quello fosse il primo incontro coi nipoti).

      Rimangono ovviamente parecchie cose che ancora potrebbero essere raccontate, sempre nella versione di Guido Martina (ne abbiamo già accennato: i mille trucchi delle mille tube, le imprese fantastiche che Paperone racconta e che probabilmente sono vanterie, i mille altri antenati che appaiono in mille altre storie...). E certamente proverò a raccontare anche quelle 😊.
      Stay tuned

      Elimina
    2. Però se ben ricordo, in Natale sul Monte Orso si fa riferimento al fatto che i nipotini non lo conoscano bene, o sbaglio?
      Mi piace pensare, comunque, che magari proprio tra questo episodio e Natale sul Monte Orso c'è la crescita dei nipotini che da bambinetti diventano ragazzini (paperetti-paperini).

      Moz-

      Elimina
    3. Non sbagli, infatti. E la tua idea sulla crescita dei nipotini ci sta, sicuramente.

      Elimina
    4. Anche perché loro sono effettivamente cresciuti. Se pensiamo al primo cortometraggio, erano tre infanti sul triciclo. Poi (vedi ad esempio DuckTales) diventano ragazzini.
      Oggi frequentano le scuole medie di Paperopoli.

      Moz-

      Elimina