mercoledì 3 aprile 2019

1919-20:IL VORTICE DEL MALE

Verosimilmente incattivito dalla delusione amorosa, Paperone torna in Klondike (probabilmente per un momento di riflessione: che fare della sua vita, ora che non c’è più Rosie ad aspettarlo?) e inizia a comportarsi malissimo.


Inverno 1919-20 (improbabile il 1895 del testo). il primo a farne le spese è proprio il suo socio Gian Piviere (forse “colpevole” di aver assistito, e anzi collaborato alla sua umiliazione nel capitolo precedente: nella nostra storia, dove non poteva esserci Paperino). Paperino e la ventiquattresima ora, Martina-Capitanio, 1961

Così, quando Gian Piviere si ammala, Paperone lo incoraggia ad allontanarsi dal freddo del Klondike, per curarsi...

E rileva la sua quota, con l’impegno di corrispondergli metà dei futuri guadagni… 

... ma firma con l’inchiostro simpatico! In un lontano futuro, tuttavia, Paperone dovrà pagare per le sue male azioni.


Scoperto l’oro nel vecchio campo di patate… (Zio Paperone e la campagna elettorale, Martina-DeVita, 1979)


... Paperone riserva anche al povero Ghingo Limaccia lo stesso trattamento, impadronendosi così anche del suo giacimento


Ma nulla sembra più soddisfarlo: sempre più incattivito, Paperone apparentemente non si interessa più della ricerca dell’oro, ma cede a tutti i vizi possibili (Paperino e il Re delle scommesse, Martina-De Vita, 1977)




Entrato in un “giro di scommesse”, rivaleggia con Bobo l’Anguilla “furbo come una volpe e onesto come un ladro di cavalli”, e ottiene una crudele rivincita su costui, che poco prima lo aveva beffato. 


E a questo punto decide anche di lasciare definitivamente il Klondike … 

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