giovedì 13 febbraio 2020

Gli Antenati: il Nonno di Paperon de’ Paperoni

Giunti a questo punto, sarebbe forse più giusto parlare di Parenti anziché di Antenati; passiamo quindi direttamente al... Nonno del nostro Paperone, a cui Guido Martina ha dedicato parecchie storie (anche se talvolta cambiandogli il nome e raccontando eventi non sempre fra loro coerenti…) tanto da scriverne quasi una vera e propria Saga a parte...

Sciupone Mc Duck che abbiamo già incontrato, emigrò in America ai tempi della corsa all’oro in California del  1848; (da Zio Paperone e l'oro di California, Martina/Bargadà, 1981)

Sappiamo anche già che un altro dei suoi soprannomi era Misodollaro (Paperino e la palin paperon genesi, Martina/Chierchini, 1977) ...

Appena sbarcato a San Francisco, il nostro Sciupone iniziò un lucroso commercio di chiodi per i cercatori…

Dopo un canonico incontro/scontro del Clan rivale, che qui non ha nome, (e che ritroveremo in seguito), acquistò anche un albergo…


Il commercio di chiodi doveva rendere assai bene, tanto che, cambiato il suo nome (cosa niente affatto insolita nell’America di quei tempi) in Don Pepe Pampero Pamperòn, detto il Mago, lo estese e intensificò, arrivando a commerciare, nella città mineraria di Collestrega, dei chiodi davvero… speciali! (Paperino e i chiodi di Mago Pampero, Martina-Bottaro, 1969)


Non trascurando la vendetta nei confronti dell’odiato ex-direttore dell’albergo, che qui noi identifichiamo con Pokerdyk, bisnonno di Rockerduck (da Zio Paperone e l'Oro del Klondike, Martina/Scarpa-Cavazzano, 1970 e Zio Paperone e I Cannoni del Mississippi, id)


Sappiamo già che in realtà il nonno si chiamava Joshua, e che nel 1852 acquistò anche un’isola nella Baia della futura Paperopoli, gettando così le basi per il futuro insediamento della famiglia…  (Zio Paperone e il Tunnel sotto la Manica, Martina/Scarpa-Cavazzano, 1970)



Cambiato ancora il nome in Paperhone, il Nostro si dedicò al commercio del cotone sul Mississippi, ma la Guerra di Secessione (1861-1865) incombeva…  Paperhone tentò inutilmente di mostrarsi neutrale (ancora da I Cannoni del Mississippi)


Comunque, Paperhone non perdeva occasione per infierire ancora sull’odiato Pokerdyck, ora spalleggiato dai Bravacci della Baia.


Ancora con un altro nome (Paper Mac Paper) si stabilì in Georgia, cercando adesso di approfittare della guerra in corso mettendo su un proficuo mercato nero (e sempre rivaleggiando con la famiglia Rockerduck, qui Rock Jaffery, assistito da un insolito “Lusky” indiano). Da Paperino e il Vento del Sud, Martina-GBCarpi, 1982. 



Ma la fine della guerra, e lo “sciagurate” azioni del generoso nipote Paper Butler lo rimettono sul lastrico… almeno secondo i parametri paperoniani! 



Nel 1876 il Nonno, che aveva ancora cambiato nome in Paperone Geremia de’ Paperoni, fu richiamato alle armi: si fece renitente alla leva, rischiando (anzi, facendo rischiare al nipotino) addirittura la fucilazione! (da Zio Paperone va alla guerra, Martina-PLDeVita, 1969)



E infine Nonno Paperone si stanziò a Paperopoli, dove visse moltissime avventure tornando al nome di Don Pepito (Pampero?) Paperòn, (da C'era una volta nel West saga composta da ben dieci storie, 1977 - 1981), trovando ancora fra i suoi nemici Goldenduck, i Balordos Bandeirantes, eccetera; praticamente tutti Paperi sono presenti.

Un eccezionale cross-over: nel milleottocento (settantaquattro?) un antenato di Paperone (che sia proprio il Nonno? d'altra parte, si chiamava O'Paper...) incontrò un antenato di Topolino (che sia il bisnonno?), il famosissimo Topolino Kid...

Qui Topolino Kid FINGE di derubare O'Paper, ma in realtà si sta infiltrando nella banda di Mack il Nero (che a sua volta POTREBBE essere un antenato di Macchia Nera, anche se non gli somiglia molto), fingendosi appunto un criminale.
Da Topolino Kid e Pippo-sei-colpi, Marina-Carpi, 1974.


E non possiamo certo terminare questa Saga senza ricordare il figlio di questo Sciupone / Pampero / Joshua / Paperhone / Geremia, ovvero quel Paperon-papà / Paperone senior che abbiamo già incontrato (Zio Paperone e l'oro del Klondike), e che nel 1897 trovò nel Klondike la sua dolce metà, e generò il nostro eroe…



Abbiamo infine Duckpaper Mc Paperduck, da "Zio Paperone eil ritorno alle origini", Martina-DeVita, 1980: costui è incredibilmente parente sia di Paperone che di Rockerduck, i quali devono affrontare una gara per decidere a chi spetta l'eredità... solo per poi scoprire che questa consiste nel dover mantenere l'anziano "zio", tuttora in vita e senza un soldo.
Essendo ancora in vita nel 1980, si può ipotizzare che sia nato intorno al 1880... o forse nel 1867? ;-D


Nell’ottica della nostra ricostruzione, costui potrebbe ben essere identificato con  Paperon-papà, di cui sopra; per agevolare questa identificazione, ecco che potremmo ricordare che, ne l’Oro del Klondike, Paperon-papà sposò Oretta Paporetta, mentre il rivale (momentaneamente riappacificato) Pykerdock (padre di Rockerduck Senior) incontrò l’amore nell’infermiera “Ciccia”… che potrebbe essere stata la sorella di Oretta, cosa che renderebbe lei e Pykerdock zii di Paperone, e Paperone Senior (ovvero Duckpaper Mc Paperduck) prozio di John D. Rockerduck (Junior). Teoria ardita? Forse, ma anche interessante… 

5 commenti:

  1. Oddio, certo che tutti questi cambi di nome confondono: ma non ci pensavano, all'epoca? Anche solo per coerenza interna.

    Moz-

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    1. Beh, Moz, direi proprio che all'epoca nessuno pensava alla coerenza interna. Tutte queste storie, come puoi vedere, furono scritte in momenti diversi e indipendentemente una dall'altra, spesso senza neppure avere memoria della precedente (non parliamo poi di poter consultare gli archivi, non esistevano proprio). Ogni volta il "Paperonverso" veniva reinizializzato (oggi si direbbe "rebootato") conservando solo le linee guida principali...
      E' anzi eccezionale che da queste storie (come pure da quelle di Barks) si riesca a tirar fuori una sequenza con un minimo di coerenza...

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  2. ... a meno che poi Duckpaper non sia invece ancora una volta un nuovo nome del Nonno... :-)

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    1. Pensandoci bene, la cosa avrebbe anche (età ancor più inverosimile a parte) una sua logica: si confermerebbe il soprannome di Sciupone.

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    2. Terrei in considerazione che le epoche nelle quali sono ambientate queste vicende degli antenati di Paperone erano alquanto avventurose: cambiare nome era quasi una prassi per salvare la pelle, nel peggiore dei casi, o semplicemente dimenticare un passato... D'altra parte, ancora oggi negli Stati Uniti è possibile cambiare nome in maniera molto più semplice che nella vecchia Europa.

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